lunedì 12 ottobre 2009

Un autore che ama le donne: Hayao Miyazaki


"Ecco perché sono il più felice degli uomini: realizzo i miei sogni e sono pagato per farlo, sono un regista". Parafransando questa bellissima frase di Truffaut, vorrei dire: ecco perchè sono la più felice delle donne, perchè ho la possibilità di scegliermi i miei sogni e di viverli. Credo che tutte le persone che amano il cinema possano ritrovarsi in una simile affermazione: al punto che nella mia vita, in un certo periodo, vedere film era necessario quanto respirare e mangiare. Si era creata una sorta di dipendenza dal flusso emotivo delle immagini, avevo bisogno di calarmi in altre realtà e viverle, scoprire.
Non ho mai condiviso l'idea che vedere film sottragga alla vita vera, certo non deve diventare patologia, fuga dal reale. Nel mio caso il cinema e la vita si sono compenetrati molto bene, tanto che in alcuni momenti non sapevo dove iniziasse l'uno e finisse l'altra, e in quale misura dovessi considerare le emozioni cinematografiche come esperienze riflesse o fittizie: in fondo, mi portavo quelle sensazioni a casa, ne permeavo il mio pensiero, influenzavano le mie azioni, ampliavano la mia veduta come avrebbe fatto un viaggio in un paese remoto.
Se devo pensare ad uno degli autori in cui mi sono riconosciuta di più, e i cui film ho vissuto come incredibili avventure imprevedibili e impossibili come solo la vita vera può essere, mi viene subito in mente Hayao Miyazaki. Una tale citazione può sembrare assurda perchè Miyazaki è un regista d'animazione, che predilige tematiche fantastiche. Eppure quando vedo i suoi film, ho sempre la netta sensazione di vivere una vita intera, realistica per gli effetti e le impressioni che mi lascia addosso; pochi come lui utilizzano il fantastico come metafora esistenziale, ed i suoi fantasmi, le mutazioni fisiche, gli incantesimi che irrompono sono i traumi, le improvvise bellezze, il meraviglioso che condiziona le nostre vite.
A questo va unita la sua profonda capacità di analizzare l'animo umano, la sua fine percezione e sensibilità che gli permettono di descrivere personaggi così veri e familiari, in cui è facile tradurre la nostra esperienza personale. Quando vedo un film di
Miyazaki mi chiedo sempre come faccia a conoscere così bene i bambini, di cui sembra comprendere i segreti, quelli che la maggior parte degli adulti non vedono nemmeno più; ma soprattutto le donne, che sono la sua più grande ispirazione. Miyazaki mi dà l'impressione di essere amata e compresa, e mi dà fierezza per la sua fiducia sconfinata nell'eroismo e sensibilità femminili.
Se assisterete ad un film di
Miyazaki non solo vi si spalancheranno porte impossibili, perchè lui è il vero poeta dell'esistenza e di questo parlerò ancora; ma vedrete le lacrime, l'amore, i fiumi di gloria e di bellezza di eroine magnifiche e semplici, modeste e risolute, la loro felicità composta e la capacità di adattamento a qualsiasi tempesta pronta a sconvolgere le loro esistenze.
Sono immensamente grata ad
Hayao Miyazaki per avermi dipinto così bella.


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